Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: *

oda la terra le parole della mia bocca!

 

Stilli come pioggia la mia dottrina, *

scenda come rugiada il mio dire;

come scroscio sull’erba del prato, *

come spruzzo sugli steli di grano.

 

Voglio proclamare il nome del Signore: *

date gloria al nostro Dio!

 

Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua; *

tutte le sue vie sono giustizia;

è un Dio verace e senza malizia; *

Egli è giusto e retto.

 

Peccarono contro di lui i figli degeneri, *

generazione tortuosa e perversa.

Così ripaghi il Signore, *

o popolo stolto e insipiente?

Non è lui il padre che ti ha creato, *

che ti ha fatto e ti ha costituito?

 

Ricorda i giorni del tempo antico, *

medita gli anni lontani.

Interroga tuo padre e te lo farà sapere, *

i tuoi vecchi e te lo diranno.

 

Quando l’Altissimo divideva i popoli, *

quando disperdeva i figli dell’uomo,

egli stabilì i confini delle genti *

secondo il numero degli Israeliti.

 

Porzione del Signore è il suo popolo, *

sua eredità è Giacobbe.

Egli lo trovò in terra deserta, *

in una landa di ululati solitari.

 

Lo educò, ne ebbe cura, *

lo custodì come pupilla del suo occhio.

Come un’aquila che veglia la sua nidiata, *

che vola sopra i suoi nati,

egli spiegò le ali e lo prese, *

lo sollevò sulle sue ali.

 

Il Signore lo guidò da solo, *

non c’era con lui alcun dio straniero.