Preghiera a San Massimiliano Kolbe

 

San Massimiliano ti invochiamo come intercessore presso Gesù per la coraggiosa tua testimonianza,
sia nell'offerta estrema della tua vita per salvare un padre di famiglia dalla condanna a morte nel campo di Auschwitz,
ma anche per la donazione di tutto te stesso nella missione che Dio ti ha affidato quale promulgatore della fede cristiana in Europa e in Asia affidandoti all'Immacolata Vergine Regina che amasti fino alla fine dei tuoi giorni.

Ti preghiamo per la pace nel mondo e per tutti i lavoratori nei Media della Comunicazione ed in particolare i radioamatori dei quali sei Santo Patrono, affinchè sia difesa la verità sempre, anche a costo della vita.

 

E chiedo anch'io una Grazia per tua intercessione...

 

Pater Ave Gloria

Padre San Massimiliano Maria Kolbe


Padre Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Il padre era tedesco e faceva il tessitore, la madre era una levatrice polacca: avevano 5 figli.

Entra a sedici anni come novizio nell'ordine dei minori conventuali francescani e completa gli studi teologici a Roma dove viene e:ordinato sacerdote.

Durante il periodo romano in piena attività missionaria fonda la Milizia dell'Imacolata e qui si ammala di tubercolosi.

Mentre l'Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, torna in Patria e svolge un intenso apostolato missionario in Europa ma anche in Asia come missionario e apre un seminario in Giappone.

Sebbene ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell'Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d'anni una tiratura di milioni di copie. Svolse un'intensa attività divulgativa della fede utilizzando anche i mezzi di comunicazione, stampa, radio; era anche radioamatore con propria sigla.

Nel 1941 è arrestato per la seconda volta dalla Gestapo e deportato ad Auschwitz e subito destinato al trasporto dei cadaveri al crematorio.

Nel campo di sterminio, per rappresaglia a causa della fuga di un prigioniero, padre Massimiliano Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia: è tra i dieci selezionati per il bunker della fame, ma a causa della resistenza fisica, quattro di loro insieme a lui vengono avvelenati da un'iniezione di acido fenico.

Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941.

Papa Paolo VI beatifica padre Massimiliano Kolbe nel 1971 e Giovanni Paolo II lo canonizza nel 1982 e lo chiama «patrono del nostro difficile secolo».

La Chiesa lo ricorda il 14 Agosto.

 

Antonio Ksiazek, "Cronologia della vita e delle attività di san Massimilano Kolbe", in Severino Ragazzini, "San Massimilano Kolbe", Edizioni dell'Immacolata, 1999.