Preghiera a San Francesco di Sales

 

San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa, che con la tua vita e la tua parola hai illuminato tante anime guidandole, con forza e dolcezza, per la via delle perfezione evangelica, insegna oggi, anche a noi, come seguire il Signore più da vicino.


Tu che hai detto: “Fra il Vangelo e le vite dei santi, non passa maggior differenza che fra la musica scritta e una musica cantata”, sostieni il nostro desiderio di vivere nell’abbandono fiducioso alla volontà di Dio, certi che tutto è grazia, segno misterioso dell’amore con cui il Signore accompagna la nostra vita.


Tu che hai detto: “E’ nella preghiera che impariamo a fare bene quello che facciamo”, accompagnaci ogni giorno perché non dimentichiamo il primato della preghiera.


Pastore dolcissimo, intercedi per noi presso il Signore, “Dio del cuore umano”, porta al Suo cospetto i nostri desideri e i nostri propositi, custodiscici nella tua amicizia spirituale. Amen.

 

Pater Ave Gloria

San Francesco di Sales

 

Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, nacque nel 1567 nell’Alta Savoia da famiglia nobile, primogenito che deluse le aspirazioni del padre che desiderava per lui una intraprendente carriera giuridica.

Ma il brillante avvocato, al fascino della nobiltà mondana, terminati gli studi all’università di Padova, preferì la strada stretta per il Regno Celeste: fu ordinato sacerdote nel 1593 e subito inviato nel Chiablese del Ducato di Savoia a misurarsi con i Calvinisti prediligendo la predicazione. Quando non poteva raggiungere luoghi lontani, si avvaleva di messaggerie che denominava ‘manifesti’, messaggi scritti che venivano lasciati nei villaggi e casa per casa. Anche per queste iniziative, originali per quel tempo, fu poi coronato Patrono dei Giornalisti e delle Comunicazioni Sociali.

Mistico e contemplativo e insieme attivo e zelante sacerdote, nel 1602 fu acclamato Vescovo di Ginevra.

Durante il suo ministero si preoccupò sia di introdurre nella sua Diocesi i contenuti della Riforma del Concilio di Trento, sia di attivare una pastorale rivolta ai laici, alle persone semplici bisognose di superare nella fede di Cristo gli innumerevoli ostacoli della vita di tutti i giorni: la dolcezza e la comprensione e la preghiera furono i suoi strumenti persuasivi, accompagnato dalla certezza di essere sempre in compagna del Buon Pastore delle pecore.

Tra i trofei della sua pastorale episcopale si ricorda un santo asso della Carità: San Vincenzo di Paola che fondò il Terz'Ordine dei Minimi.

All’operato di San Francesco di Sales si ispirerà San Giovanni Bosco copiando la sua Congregazione dell’Oratorio: un esempio prezioso che imiterà nel fondare la Famiglia Salesiana.

Considerato da molti il Carlo Borromeo piemontese, alla guida spirituale di San Francesco di Sales si formarono tante anime sante, tra le quali spicca la baronessa Jeanne-Françoise-Fremyot nobildonna vedova del Barone de Chantal, e madre di sei figli, la quale fonderà l’Ordine della Visitazione, comunemente conosciuto come l’Ordine delle suore Visitandine: santa Giovanna Francesca de Chantal darà alla luce ben 75 monasteri.

Suora Visitandina era Santa Margherita Maria Alacoque: per sua ispirazione nacque la festa del Sacro Cuore e la pratica pia dei primi Nove Venerdì del mese.

San Francesco di Sales muore a Lione nel 1622 e viene proclamato santo da Alessandro VII nel 1665.

‘Introduzione alla vita devota’ (Filotea) e ‘Trattato dell’amore di Dio’ sono l’eredità letteraria di San Francesco di Sales: un’eredità spirituale che attraverserà i secoli, espressione della dolcezza e della bontà misericordiosa di Dio per richiamare le anime e nutrirle del cibo Celeste.