Preghiera a Madre Teresa di Calcutta

 

Quando non puoi più correre, cammina veloce.
Quando non puoi più camminare veloce, cammina.
Quando non puoi più camminare, usa il bastone.
Però non fermarti mai!”

 

Chiedi a Madre Teresa la grazia …

 

Pater Ave Gloria

Madre Teresa di Calcutta

 

Santa Teresa di Calcutta nacque nel 1910 a Skopje attualmente capitale della Repubblica di Macedonia del Nord, città multietnica dalla storia antichissima e molto turbolenta.

Ultima di cinque figli da genitori albanesi benestanti, all’età di otto anni morì il padre e la madre crebbe la piccola secondo i principi cristiani cattolici, nonostante le subentrate difficoltà economiche.

Durante la sua gioventù Teresa fu collaboratrice nella sua parrocchia di Skopje, offrendo alla sua comunità i doni ricevuti da Dio: cura la liturgia, canta, educa i più piccoli, anima l’attività teatrale, serve i più poveri e ammalati.

Mentre il cuore di Teresa è immerso nelle vicende della sua Chiesa locale, fa esperienza epistolare con alcuni missionari gesuiti impegnati nella regione del Bengala in India.

A diciotto anni Teresa decide di prendere i voti e abbraccia l’aspirantato presso le Suore di Loreto, ramo dell’Istituto della Beata Vergine Maria, istituto religioso femminile di diritto canonico, attivo nelle missioni in India: le suore di questa congregazione sono dette Dame Inglesi o Suore di Loreto.

Presto è a Dublino in Irlanda per imparare la lingua inglese e qui riceve il velo di postulante.

A diciannove anni Teresa è a Calcutta, ma prima che la città diventasse centro della sua attività missionaria, completa la sua formazione ai piedi dell’Himalaya in una casa delle suore: qui per due anni svolge l'attività di insegnante ed è attiva anche come infermiera per i poveri e ammalati in quella terra di missione.

A ventuno anni prende i voti temporanei e assume il nome di Maria Teresa sulla scia di santa Teresa di Lisieux.

Ecco che Suor Teresa torna a Calcutta e per 17 anni insegna storia e geografia nel collegio cattolico di Saint Mary’s High School che ospitava solo le figlie dei coloni britannici, una scuola per ricchi in una città colma di poveri.

A ventisette anni pronuncia i voti perpetui.

La Regola non permette a Suor Maria Teresa di agire all’esterno della scuola (della quale diventa persino direttrice) e del convento, anche se durante il secondo conflitto mondiale la scuola si trasforma in ospedale militare britannico.

Nell’agosto del 1946 mentre torna in treno a Darjeeling ai piedi dei Pirenei per gli esercizi spirituali, ebbe la ‘chiamata nella chiamata’: fu un viaggio che mutò profondamente la missione di Madre Teresa.

 

Ecco il suo racconto:

Quella notte aprii gli occhi sulla sofferenza e capii a fondo l'essenza della mia vocazione. Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all'interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri. Era un ordine. Non era un suggerimento, un invito o una proposta”

 

Madre Teresa decide di lasciare il convento per dedicarsi completamente ‘ai poveri tra i poveri’ e dopo due anni, nel 1948, lascia il velo della sua congregazione, le Suore di Loreto.

Madre Teresa, mentre è attiva nell’assistenza ai poveri e agli ammalati, si organizza e riceve l’aiuto di Michael Gomes e della sua ex allieva Shubashini Das, attraverso i quali riesce a costruire una piccola comunità di volontari che cresce rapidamente e alla quale aderiscono altre numerose ex allieve di Madre Teresa.

Nel 1050 la comunità di volontari diventa la congregazione femminile delle Missionarie della Carità.

I colori del sari (antichissimo abito indiano) sono quelli della casta degli intoccabili, la casta più povera in India. Ai membri della congregazione dei Missionari della Carità, Madre Teresa di Calcutta chiede un’austerità rigorosa, pari alla gravità della condizione dei poveri e ammalati degli SLUM o baraccopoli di Calcutta.

La casa messa a disposizione dal Sig Gomes diventa tante case donate dalla Diocesi di Calcutta, dal Comune della città e i volontari aumentano di numero e la congregazione cresce a dismisura all’ombra della Divina Provvidenza.

I malati poveri rifiutati dalle strutture, vengono accolti, sfamati, curati; ben presto possono usufruire di locali e strutture e medicinali per affrontare l’epidemia della lebbra, dell'HIV e tante altre malattie gravi.

La potenza della preghiera, l'organizzazione operativa straordinaria e il crescente numero delle vocazioni religiose e dei volontari fa sì che la congregazione, oltre che espandersi in India, varca rapidamente i confini della grande nazione ed approda in Venezuela, Sri Lanka e successivamente in tutti i continenti.

Papa Paolo VI alle Missionarie della Carità concede nel 1965 il titolo di ‘Congregazione di Diritto Pontificio’.

La congregazione delle Missionarie della Carità, ecumenica è aperta a tutte le Religioni, si compone anche di un ramo contemplativo dedito alla preghiera permanente e di due organizzazioni laiche. Nel 1981 nasce il movimento Corpus Christi aperto ai sacerdoti secolari: preghiera e carità, contemplazione ed azione.

Papa Giovanni Paolo II più volte ha incontrato Madre Teresa di Calcutta e fu proprio lui a beatificarla nel 2003 e sarà poi Papa Francesco a santificarla nel 2016.

La congregazione delle Missionarie della Carità è di fatto ecumenica e aperta a tutte le religioni non cristiane.

 

Ecco il pensiero di Madre Teresa:

C’è un solo Dio, ed è Dio per tutti; è per questo importante che ognuno appaia uguale dinnanzi a Lui. Ho sempre detto che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore ed un cattolico a diventare un cattolico migliore. Crediamo che il nostro lavoro debba essere d'esempio alla gente. Attorno noi abbiamo 475 anime: di queste, solo 30 famiglie sono cattoliche. Le altre sono indù, musulmane, sikh... Sono tutti di religioni diverse, ma tutti quanti vengono alle nostre preghiere.”

 

Nel 1979 a Madre Teresa fu assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Si spense nel 1997 a Calcutta.