SALMO 50
	
	Parla il Signore, Dio degli dèi,
	convoca la terra da oriente a occidente.
	
	Da Sion, bellezza perfetta,
	Dio risplende.
	
	Viene il nostro Dio e non sta in silenzio;
	davanti a lui un fuoco divorante,
	intorno a lui si scatena la tempesta.
	
	Convoca il cielo dall'alto
	e la terra per giudicare il suo popolo:
	
	"Davanti a me riunite i miei fedeli,
	che hanno stabilito con me l'alleanza
	offrendo un sacrificio".
	
	I cieli annunciano la sua giustizia:
	è Dio che giudica.
	
	"Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
	testimonierò contro di te, Israele!
	Io sono Dio, il tuo Dio!
	
	Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
	i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.
	
	Non prenderò vitelli dalla tua casa
	né capri dai tuoi ovili.
	
	1Sono mie tutte le bestie della foresta,
	animali a migliaia sui monti.
	
	Conosco tutti gli uccelli del cielo,
	è mio ciò che si muove nella campagna.
	
	Se avessi fame, non te lo direi:
	mio è il mondo e quanto contiene.
	
	Mangerò forse la carne dei tori?
	Berrò forse il sangue dei capri?
	
	Offri a Dio come sacrificio la lode
	e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
	
	invocami nel giorno dell'angoscia:
	ti libererò e tu mi darai gloria".
	
	Al malvagio Dio dice:
	"Perché vai ripetendo i miei decreti
	e hai sempre in bocca la mia alleanza,
	
	tu che hai in odio la disciplina
	e le mie parole ti getti alle spalle?
	
	Se vedi un ladro, corri con lui
	e degli adùlteri ti fai compagno.
	
	Abbandoni la tua bocca al male
	e la tua lingua trama inganni.
	
	Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
	getti fango contro il figlio di tua madre.
	
	Hai fatto questo e io dovrei tacere?
	Forse credevi che io fossi come te!
	Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
	
	Capite questo, voi che dimenticate Dio,
	perché non vi afferri per sbranarvi
	e nessuno vi salvi.
	
	Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
	a chi cammina per la retta via
	mostrerò la salvezza di Dio".